01 Set Alla “Bolognese” arriva la storia di Árpád Weisz. Con Adani e Marani
Sport e discriminazione, storia di una dolorosa contraddizione: c’è stato un tempo – non troppo lontano – in cui, in Italia, lo sport è stato utilizzato come strumento di propaganda e veicolo per l’affermazione di un delirante primato della “razza”.
Nell’ambito di “Riutilizzasi Colonia Bolognese 2019”, la Colonia Bolognese ospita un evento imperdibile – ideato e organizzato da AIC Associazione Italiana Calciatori, Sportellate ed Associazione Il Palloncino Rosso – dedicato alla riflessione sui temi della lotta al razzismo nello sport: ne discuteranno il prossimo 3 settembre (inizio alle ore 21) Matteo Marani, autorevole giornalista sportivo di Sky Sport, Daniele Adani, noto ex calciatore e commentatore di Sky Sport e Gian Luca Brasini, Assessore allo Sport del Comune di Rimini, già affermato atleta di pallamano.
La storia di Arpad Weisz (uno degli allenatori più vincenti del calcio europeo che portò il Bologna a vincere due scudetti), conclusasi tragicamente nel campo di sterminio di Auschwitz ed oggetto di un libro di Marani, costituirà lo spunto per riflettere insieme sulla lotta alle discriminazioni e sullo sport come veicolo di educazione alla tolleranza e rispetto della persona.
“Un evento importante su tematiche tristemente d’attualità nel calcio”, sottolinea Umberto Calcagno, Vicepresidente vicario AIC, che prosegue: “si sono purtroppo registrati episodi di razzismo anche nell’ultima giornata di campionato ed occorre lavorare tutti insieme per migliorare la nostra cultura sportiva”.
“Negli anni in cui Weisz vinceva campionati con il Bologna, presso la Colonia Bolognese di Miramare di Rimini, peraltro appena edificata, i bambini bolognesi non si recavano soltanto al mare per le vacanze, ma subivano l’attività di indottrinamento ideologico del regime” rileva Luca Zamagni, presidente dell’Associazione Il Palloncino Rosso; “proporre un incontro del genere alla Bolognese ha una valenza fortemente simbolica, perché si discute di lotta alla discriminazione in un luogo che, nato per l’iniziativa di un regime totalitario, è oggi restituito alla partecipazione civica”.
Lorenzo Lari, responsabile di “Sportellate” precisa che il magazine da lui diretto “ha sempre seguito con particolare interesse i temi di rilevanza sociale in ambito sportivo ed è onorato di poter collaborare all’organizzazione di un evento di così alto profilo”.
“La vicenda umana e sportiva di Arpad Weisz, vista a decenni di distanza, ancora riesce a toccarci profondamente. La sua storia ci insegna in maniera ancora attuale quanto la passione per lo sport possa, anche se solo parzialmente, rendere la vita meno dolorosa per tutte quelle persone chevivono sofferenze per disabilità mentali e fisiche o, addirittura, per il solo motivo di appartenere ad una presunta “razza” da discriminare. – ha dichiarato Gian Luca Brasini Assessore allo Sport del Comune di Rimini – “L’amministrazione comunale aderisce quindi all’iniziativa perché convinta da sempre della funzione sociale dello sport, ma soprattutto della necessità di prevenire fenomeni di discriminazione anche a partire dal livello giovanile. Ricordando che l’ amministrazione profonde il massimo impegno per l’incentivazione dell’aggregazione sportiva giovanile. Ci auspichiamo quindi che ci sia una forte partecipazione all’importante appuntamento soprattutto da parte delle scuole calcio del nostro territorio”