04 Giu La Colonia novarese diventa ospedale militare
La situazione della Novarese durante la Seconda Guerra mondiale è ricostruita con precisione dall’ing. Gros, già direttore dei lavori, nel modo che segue:
- dal 21/12/1941 al 12/09/1943: occupazione da parte dell’Esercito Italiano (ospedale militare);
- dal 12/09/1943 al settembre 1944: truppe tedesche;
- dal settembre 1944 a fine conflitto: truppe alleate (automezzi e caccia inglesi e americani).
Un paio di testimonianze sulla Novarese di questo periodo sono rinvenibili sul periodico Ariminum.
Nel numero 5/2006, in un servizio su Alfredo Orioli, bersagliere ciclista durante la spedizione in Russia con l’ARMIR, ad un certo punto si legge:
«Solo nel febbraio del 1943 giungemmo in Italia, via Tarvisio, ed il treno che portava i sopravvissuti si fermò a Miramare di Rimini, non in una stazione, ma proprio nei pressi della Colonia Novarese. Fummo fatti scendere fra due ali di soldati e ricoverati in isolamento in quella bella e grande struttura. Questo perché alcuni di noi avevano contratto il tifo petecchiale e si voleva evidentemente evitare il diffondersi della malattia, tanto che anche i parenti ci potevano venire a visitare solo restando al di là di un doppio reticolato. Finita la quarantena ci fu concesso un mese di licenza…».
Dal n. 3/2012 invece apprendiamo che nell’estate del 1944, prima della battaglia sulla Linea Gotica, nelle colonie Novarese e Dalmine era acquartierato il battaglione “Mameli”, sempre dei bersaglieri, pronto a spalleggiare le truppe tedesche.
Le eccezionali immagini che vi proponiamo, realizzate dagli Americani durante la loro presenza a Miramare, sono state gentilmente concesse da Edi Eusebi.